Da Fiorenzuola di Focara a Pesaro
Quinto giorno di viaggio con il camper verso l’Abruzzo: notte a Focara, nelle Marche.
La notte passa “inclinata”, causa la mancanza dei cunei…. alla mattina, come risveglio, cado letteralmente dal lettino, atterrando su Ciak…ok, devo recuperarne quanto prima un paio!!!
Nelle immediate vicinanze del parcheggio inizia uno dei tanti sentieri del Parco naturale del monte San Bartolo che permettono di scoprire questa area verde, segnata dalla presenza di ripide falesie sul mare. Prendiamo il sentiero che porta giù diritto alla spiaggia, tagliando una strada asfaltata chiusa al traffico. In alcuni tratti il sentiero è impegnativo, con delle corde che danno una mano nella discesa.
La spiaggia è magnifica, selvaggia, nulla a che fare alle più blasonate e antropizzate spiagge delle località balneari viste in precedenza: è proprio un altra dimensione, che più si avvicina alle mie “necessità”. Chissà quanta gente c’è qui in estate…. magari da tornarci!
Ciak si fa l’ennesimo bagno. Torniamo verso il camper, destinazione Pesaro! Che voglio vedere il “pomodoro” 🙂
Sempre tramite Google Maps trovo un parcheggio free in una zona di Pesaro veramente molto bella, dove trascorrerò la notte: la spiaggia di Baia Flaminia, che è anche un area protetta del WWF. Praticamente il parco del monte San Bartolo separa Pesaro da Cattolica e Gabicce mare.
La cartolina tipica di Pesaro è costituita dalla “Sfera grande” dell’artista Arnaldo Pomodoro che, finalmente, vedo di persona. A Pesaro ovviamente non c’è solo sta benedetta sfera e la spiaggia: si rivela come una bella cittadina, con la sua spiaggia e il suo bel centro storico. Pesaro è la città natale del grande compositore Gioacchino Rossini e ospita il Museo delle officine Benelli, officine che hanno costituito una importante voce economica per la città.
Torno al camper: che si fa? Decido di fermarmi qui la notte: il parcheggio, con la spiaggia davanti è veramente “top”… la mattina dopo vediamo cosa fare, Ancona? Vediamo!
